Vero: l’applicazione che punta a battere Instagram
23 Maggio 2018 - by Style 'n Travel Web
Vero è una applicazione che ha l’obiettivo di differenziarsi altri social network.
“il Vero social network”
Un claim veramente ambizioso. Riuscirà a superare Instagram?
Scopriamolo insieme.

Vero – la storia
Vero è aria di cambiamento in un settore ormai fossilizzato sui due colossi Facebook ed Instagram.
La grafica è accattivante, patinata ed intuitiva.
Non molti sanno che questa applicazione è stata lanciata nel lontano 2015 da un uomo d’affari miliardario, Ayman Hariri, figlio dell’ex primo ministro libanese Rafik Hariri.
Alla fine di Febbraio 2018 si è assistito ad una seconda giovinezza dell’app che è balzata in prima posizione nel giro di quattro giorni: circa 600mila download su Apple Store e circa 500mila su Google play. La registrazione inizialmente era a pagamento ma, vista la mole di download, il team di sviluppo ha deciso, con una mossa abilissima per incrementare l’effetto valanga dei download, di renderla gratuita.
Come mai proprio ora?
I nuovi aggiornamenti dell’algoritmo di Instagram (qui tutte le news sugli hashtag) e i malumori che ha generato sono sicuramente serviti come spinta per generare download di Vero.
Gli Instagrammers non hanno assolutamente gradito le modifiche nel News Feed – che è passato dall’ordine cronologico dei contenuti a quello filtrato dall’algoritmo.
Se a questo ci aggiungiamo il fatto che su Instagram sono comparsi oltre 500mila shoutout post, con hashtah #Vero, che invitano al passaggio alla nuova piattaforma, possiamo facilmente intuire come sia stato possibile generare i numeri di cui parlavo in precedenza.
Vero – la nostra prova
La registrazione si effettua al login, dopo aver installato l’applicazione; non è consentita l’autenticazione attraverso altri profili social: Vero si differenzia totalmente sulla privacy policy rispetto ai competitor richiedendo solamente i dati principali come nome, mail, numero di telefono.
La verifica attraverso numero di cellulare completa la registrazione del nuovo profilo.
Appena effettuato il login leggerai lo slogan di Vero:
“Meno social media, più vita sociale. Comportati online come ti comporti offline”
I contatti sono divisi in quattro categorie: privati, amici, conoscenti e seguaci; quando noi inseriamo l’utente in una di queste categorie non sarà avvisato della nostra scelta. La suddivisione serve perché, al momento della pubblicazione, possiamo scegliere il grado di diffusione di ogni nostro post.
Puoi pubblicare molte tipologie di contenuti diversi: foto, link e luoghi oppure consigliare musica, film e libri.
Nel feed della home troviamo una serie di contenuti selezionati – non abbiamo capito con quale criterio – una sezione con gli hashtag più utilizzati e una selezione di utenti (verificati con spunta blu come altri social).
Pubblicità assente: il tratto caratteristico di Vero che, unito a una visualizzazione cronologica delle pubblicazioni, lo rende un’applicazione da sogno sopratutto per tutti quegli Instagrammers scontenti dei nuovi aggiornamenti.
Mancano stories e contenuti in tempo reale che si stanno rivelando il punto di forza dei competitors. Aspettiamoci sorprese dato che arriveranno presto aggiornamenti.

Vero non monetizzerà mai?
Lo dubito in quanto lo scopo di ogni azienda è quello di puntare ad un guadagno. La politica di acquisizione dati utenti (molto pochi) non lo rende molto appetibile dal punto di vista della pubblicità mirata.
Potrebbe optare per un ritorno alle origini reintroducendo un piccolo abbonamento annuale per l’utilizzo della piattaforma puntando tutte le sue carte sul volume di utenti.
Vero – il mio pensiero
Trovandomi spesso a lavorare con Influencers e Brand voglio esaminare Vero da due punti di vista.
A livello Influencer ritengo Vero una novità interessante da seguire con attenzione e da testare subito. E’ risaputo che chi utilizza un’app dalla sua nascita sia avvantaggiato in caso di altissima diffusione; noi con @stylentravel siamo super attivi, seguici se decidi di provare Vero.
Dal punto di vista brand, qualora Vero decidesse di aprire all’advertising, ci andrei con i piedi di piombo in quanto la raccolta di pochi dati utente è una scelta molto rispettabile dal punto di vista etico ma rende Vero meno competitivo in un contesto pubblicitario.
Tu che ne pensi? Testala e fammi sapere!